Gianluca Marziani
Un pettine che scioglie nodi e ostacoli, scivolando e risalendo lungo l’asse verticale dell’immagine… Una sfera che galleggia, si riproduce, aderisce o sfiora altre sfere bianche… I guanti in lattice che diventano silhouette elastiche, sinuosamente femminili.
I bastoncini di legno che somigliano ad una zattera e animano il campo monocromo del fondale…I fili che si intrecciano, simili ad un sistema nervoso di connessione… Cecilia Luci racconta la sfida privata della femminilità in un mondo chiassoso e confusionario.
Ricerca l’ordine nascosto delle cose, i sussurri senza grida, la bassa velocità e la lunga resistenza. Le opere non implicano il facile effetto ma l’effettiva durata figurativa, per questo vivono dentro una fluidità amniotica che conserva e lascia crescere.
Il tempo e le mode rimangono distanti da queste geografie emozionali: lo spazio occupato appartiene ai puri archetipi, gli unici che pulsano, respirano, chiamano, stimolano, evocano…
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